mercoledì 30 maggio 2012

Aperto alla purezza che pervade anche i tuoi occhi.

La porta della mia stanza è sempre aperta, spalancata, non ho paura a mostrarti i miei mostri nascosti nel disordine, nella sporcizia, ormai con essi ci ho fatto amicizia.
L'apertura della porta crea sempre una corrente d'aria di energia che si sposta differentemente e questo è influenzato dal movimento della gente, ma soprattutto da qul movimento sottile che ci accompagna che ci culla, che più difficilmente s'intende, è quel movimento che si estende a tutte le ore, dai poli all'equatore.
I venti che attraversano il mio uscio sono sempre ricchi di doni, eventi che mi si propongono, incontri che in alternativa a degli scontri spesso mi portano, pensieri, logica, riscontri.
La maggior parte delle volte, però, la mia apertura materializzata in una porta consente una continua intrusione di gente che vi si affaccia e io, denotando a volte la stessa e altre una differente faccia, sono sempre pervaso da una differente emozione, mero frutto della sensazione del momento. Ponendo invece la mia attenzione sulla semplice energia, che alimenta ogni evento, penetra con l'aria nei miei polmoni, prende forma in mobili individui, dei quali vado a caccia, mi ritrovo intento, per forza di cose a seguire la loro traccia, la traccia della loro energia, il residuo ricercato in ogni cosa sperando che ci sia... credendo che ci sia.

08-05-2012

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