giovedì 17 maggio 2012

140 km di PASSIONE.

140 km di passione, in ogni su accezione, la gioia, il godimento di ogni singolo momento, la pratica in un campo di nostra competenza, ma anche la sofferenza.

Il mio corpo e il mio pesante zaino di 25kg ad appesantire il mio spirito per uno sforzo nel produrre l'energia pari a un lavoro di (approssimativamente) 137.254.901 Joule. Equivalenti a 38,1 KWatt/h. (Se io fossi alimentato ad elettricità, ai prezzi di distribuzione italiani, mi sarebbe costato più o meno 5 euro e 72 centesimi e calcolando i kw/h prodotti fratto il tempo totale di marcia, ottengo come risultato che consumo circa quanto un aspirapolvere; fortunatamente sono alimentato a cibo e fottendomene del costo posso assaporarmi la vita.)


Sopra e sotto l'aereoporto di Pahplu, con la sua "lunghissima" pista di atterraggio.




















Un opinel arrivato chissà come in una baita sperduta in mezzo al nulla, baita di una gentilissima e giovane coppia, ai quali pensando auguro tutto il bene del mondo.





Secondo voi, quanti anni ha la ragazza nella foto sottostante?


























Da qui in poi la mia dieta fu solamente ciccolato e formaggio di yak. FULL POWER. Altro che dalbazio!














Sicuramente il lungo viaggio e soprattutto il pesante zaino mi stavano spossando il fisico, ma dopo aver incontrato questi due giovani porter trasportarti uno 230kg e l'altro 270kg, ripartii galvanizzato. Oltretutto in quel frangente essi marciavano in salita mentre io correvo in discesa.

Arrivato in questo villaggio, ho fatto una piccola pausa, mi sono dissetato e i nepalesi del luogo mi domandarono da dove provenissi quel giorno. Non mi volevano credere, continuavano ad affermare che ci volevano 2 giorni di marcia per fare quello che avevo fatto in mezza giornata e che me ne ci voleva almeno un altro intero per arrivare alla mia destinazione. Non realizzavano il FULL POWER della mia dieta cioccolato-formaggiosa.









Bellissima vecchina con bellissima farina.




Ponte presidiato dagli sbirri. I posti di blocco qua sono così, passaggi obbligati. Sbirri nepalesi sempre gentili e premurosi.









Qu'est ce qu'on fait??? LA FETE!!!!!!!!














Cucina solare, ne rimasi stupefatto.




Arrivato in paradiso decisi di arrestare la mia sollecita marcia e di sostare in questo eden montano a riprendere le forze.

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