domenica 26 febbraio 2012

Mondi che tramontano in mondi che albeggiano




Saluto questo sole al tramonto, che è lo stesso tuo che però cade su di te a piombo con la sua luce, bruciando dell'energia che qui sembra spegnersi e io allora la riempo un po' della mia per illuminarti la vita nel freddo inverno.
Non nascondere i tuoi occhi dietro a occhiali o maschere di vizi e stereotipi. Guardami manifestarmi nei tuoi luoghi, nei tuoi mondi in cui ti situi, studi e in casa rimpatri vestita di felpe dai colori sgargianti.
Assaporami nei gusti, negli odori, nei ricordi, nei frutti che dopo l'inverno torneranno a crescere e a profumare il tuo mondo di mercati, di colori.. spenti, pensieri lenti, frenati da un'illogica avidità del loro sfruttamento piuttosto che del loro godimento e della loro libertà. Pensieri liberi come libero è chi li produce, chi fandonie non si racconta, chi in un'illusione non s'induce.
Il sole che mentre qui si raffredda lì si riscalda è come un cane che si morde la coda: la rincorsa mia, che sono fatto della stessa energia tua che fuggi intorno a questo piccolo mondo e visto che sembra ridicolo mordersi la coda. Ti rincorro da fermo nella quiete sfruttando un vantaggio di rotazione che mi permetti di abbracciare per primo il sole e donargli una coperta che si posi su di te quando ti arriverà a trovare per portarti i suoi raggi la sua luce.


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