sabato 20 aprile 2013

La coscienza si lava a mano

Svegliarsi alle prime luci dell`alba, con i raggi di sole che, inarrestabili, vengono a illuminare la percezione di un ormai noto luogo e accorgersi di una miriade di salubri dettagli che macchiano la proiezione della mia realta`.
C`e` solo una cosa da fare, veloce, affrettati a lavare minuziosamente la coscienza, che ben sai era un panno bianco e adesso pare che sia stato irrimediabilmente macchiato dalla vernice della disattenzione.
Disattenzione tua e io devo rimediare. Sollecito nel bagno con bacinella e un qualsiasi detersivo, e tu precisi che il risultato di questo lavaggio e` decisivo per stabilire la possibilita` di porre rimedio all`irrimediabile, con un esempio esaustivo di un bianco splendente. So bene che nella tua mente l`idea che non avro` successo con il lavaggio rimane costante e rimani adirittura speranzoso che sia incancellabile il disastroso errore, cosi da avere la perfetta scusante per continuare a macchiare questa povera coscienza incessantemente.
Oramai sottomesso all`interiore imposizione, inizio a pretrattare e strofinare con estrema decisione. Nonostante il grande impegno messo nello sfregare, pare che non ci sia soluzione: lo sporco, sulla percezione della mia cocienza insaponata, ancora appare.
E` arrivato il tempo dell`ammollo, che per me e` una gentile concessione di tempo per potermi dedicare alla fame di cui gia` risento a causa dell`abbondante lavoro prodotto da quando mi sono svegliato senza aver messo nulla sotto i denti. Qui pero` riappari tu che mi tormenti indicandomi piccoli accumoli di sporco in ogni dove e cosi ancora rinuncio a me stesso per seguire queste tracce, per non dover nemmeno udire le tue eventuali subdole minacce psicologiche.
La parte piu` soddisfacente del mattino e` quando per un controllo, a meta` ammollo estraggo la coscienza dal catino. E` candidamente splendente ed e` un piacere sentire il mio tiranno che si pente di avermela fatta lavare, perche` sperava il mio lavaggio fosse incocludente cosi da poter perpetuare la sua opera di imbrattamento di tutta la realta` che mi appare, spingendomi anche a pensare che, qualcosa che ho creato e gia` mi appartiene, lo dovrei rubare.
Spiacente, per oggi, del tuo modo di fare criminale non ce ne si fa niente, e` giunto il tempo di risciaqquare e stendere la coscienza alla luce del sole che ormai inizia a scaldare in modo che rapidamente essa si possa asciugare.
Hai vinto, mi sono fregato, non credevo che ti saresti impegnato a tal punto, peccato tu ti sia dimenticato che alla fine hai fatto semplicemente quello che io ti ho ordinato, quindi ho vinto io, come sempre ed ora ritorna nel tuo torpore, idiota di un convivente.

sabato 13 aprile 2013

L`offesa

Mi piace provocare gli individui.. perche` prima gli individui e poi li provochi.
Alcuni, in seguito, pensano che tu li abbia offesi e non si rendono conto che e` paradossale, perche` OFFENDERSI e` riflessivo. La gente si offende da sola..denotando immagini che sono il riflesso proveniente da specchi materializzati ne "gli altri".

giovedì 11 aprile 2013

Oltrepassando i confini del mercato

Oltrepassando i confini del mercato... c`e` chi resta estasiato e c`e` chi questo sentore mai l`hai provato e nemmeno dell`estasi altrui si e` mai interessato.

Mentre mi perdo, nel tempo, a cercare le forme che caratterizzano lo spazio, vengo visto come un perditempo  da chi svende verdure evadendo pure il nazionale dazio.
Il problema di base e` la perduta immaginazione umana, per cui ogni cosa ha un solo uso definito dal suo retorico rito di utilizzo e una sperimentazione alternativa delle cose pare un abuso o cosa strana.
Mi accorgo che il pensiero di chi mi osserva viene portato alla deriva perche` non mi contestualizzo con il tipico uso di questo luogo chiamato mercato; invece sono portato al di fuori dello spazio conosciuto, dove molte domande trovano sfogo.
Il nesso con la mia esperienza personale sta nel fatto che dalle forme dei frutti sono terribilmente incuriosito e attratto, per cui mi ritrovo ad esplorare stupefatto un banco ad uso commerciale con l`intenzione di compreare la natura mercificata solo se il frattale risulta a me perfetto, per questo mi diletto a ricercare la perfezione su ogni bancale, mentre il mercante inizia a pensare che non sono certamente un cliente usuale e non riuscendo ad immaginare una risposta esaustiva per spiegare la mia azione, degenerativa del suo ideale ordine della frutta estiva, alla sua mente, usa l`espressione verbale: "Che stai a fare?" ... Mentre io sono perso in un altro mondo, all`improvviso rinvengo dalla mia frattale esplorazione accorgendomi che al mercante piace scherzare, perche` infastidito dal fatto che gli tocco tutta la frutta, invece di essersi inviperito, con l`ironia ha sopperito il nervoso crescente, per cui prosegue domandante: "Se incontri una donna le tette gliele guardi o gliele tocchi?" Poi spalancando gli occhi e` in attesa della mia risposta inattesa che giunge lesta: "Se sono belle, sono attratto e sembrano perfette le tocco per sapere se sono vere, perche` le percezioni non connesse non sono sempre veritiere e l`essere umano ha inventato artificiose alterazioni, per cui l`annuso pure per non andare incontro a delusioni."
Soddisfatto della risposta, ha sorriso e non ha ritrattato, cosi ho ripreso la mia esplorazione indaffarato a trovare un melone tanto simmetrico quanto prelibato. La mia minuziosa ricerca mi porta alla scoperta di un ambiente distaccato, completamente divergente da quello frenetico del mercato.
L`incomprensione si manifesta nei mercati milanesi come nei mercati asiatici, che sono piu` estesi, affollati e caotici.
I commercianti sono talmente attaccati al profitto da divenire dispotici eppure pedanti, come delle sanguisughe che si attaccano al portafoglio per succhiare i contantanti e il fatto che io invece di contrattare sto a pensare ad un eventuale estinzione delle acciughe, non li rende contenti, perche` mi vorrebbero vedere comprare tutto diventantando, cosi, sempre piu` impazienti. Pero` io non sono nel lutto del consumismo sfrenato e del possesso e oltre all`acquisto di beni ho altri espedienti per soddisfare la curiosita` e godermi gli istanti, scherzando in alcuni momenti con gli avidi commercianti che provano a farmi comprare senza successo, piu` o meno sorridenti a prescindere dai miei contanti, che in ogni caso non li faranno contenti. Se li prendo in giro non lo faccio per dispetto loro, ma piuttosto per diletto mio anche se preferisco perdermi in universi alternativi, tanto distanti quanto vicini, oltrepassando i loro confini nel costatare in entrambi li spazi frattali affini.

lunedì 25 marzo 2013

La vita e` bella...

Si, la vita e` bella, e` proprio bella, anche quando non lo e`, qualche piccola soddisfazione ce la si toglie sempre... Tutti riescono o cmq provano a tirare fuori un sorriso prima della fine della giornata.. poi si abituano e questo finto sorriso retorico, qualcosa che infastidirebbe una persona pura... pian piano, sporcandosi non infastidisce piu` e ci accetta prima un po` costernati, poi rassicurati da qualche giustificazione prodotta per regalarsi un po` di pace.
La vita e` bella anche quando la pace e la felicita` vera nessuno se la regala, gia` nessuno regala piu` nemmeno a se stesso, tutti prendono o almessimo danno in attesa di un ritorno... e prendono anche a se stessi, si derubano del proprio tempo, ma...
La vita e` bella perche` alla fine, ma proprio alla fine fine, in fondo in fondo, dopo essere stati maleducati, lobotomizzati, illusi e delusi, privati della possibilita` di sognare... si vive, si, alla fine.. nel poco tempo che rimane, quello che non e` stato rubato dalla lotta per la capitalistica soppravvivenza , SI VIVE...
La vita e` bella perche` si vive, a rate, ma pur sempre meglio che niente.. anche perche` un altrenativa pare che nessuno l`abbia mai vista e quindi nessuno sappia descriverla.
Alla fine, e` tutto bello, il cibo e` buono... ti mangi un panino e tralasciando l`acido sorbico, il benzoato di sodio, il benzoato di potassio, il sodio solfito, la natamicina, il nitrito di potassio, gli acidi propionico ed ortofosforico, ecc il panino e` buono.. tanto tutte ste sostanze chi lo sa che cosa sono e soprattutto che gusto hanno.. quindi chissene frega, la vita e` bella anche solo per un istante, perche` il panino sa di buono, anche solo per un istante... e se poi a tutti verra` il cancro e il mondo diventera un grande reparto di ontologia, non importa, perche` la vita e` bella, anche in ospedale, anche li`, tra una tortura e l`altra, tra chemio e radioterapia, si vive.. qualche istante si vive, nel raccontarsi le memorie rimaste di quei pochi istanti di  vita vissuti veramente.. in mezzo a fatica, stenti, malattia, dolore...
Tutto questo discorso potrebbe sembrare sarcastico e neppure di buon gusto.. ma non e` sarcastico affatto.. e` la verita` LA VITA E` BELLA in ogni caso, e` un esperienza e qualsiasi cosa sia, e` bella perche` e` vita.. e` qualcosa.. e soprattutto e` lunica cosa che umanamente conosciamo. Conoscete altro? Chiaramente anche se non e` cosi` bella, non piu` e soprattutto non sana, non c`e` alternativa conosciuta alla vita, al vivere questa esperienza di cui la maggiorparte ignora la provenienza, per cui, chiaramente, la gente ci e` attaccata, e nel mezzo della miseria di ogni vita ognuno si toglie qualche piccola soddisfazione che fa dire la vita e` bella.
Per esempio oggi un governatore cinese si e` tolto la soddisfazione di deportare un altro villaggio di tibetani per farlo sparire e farci invece una miniera... e la vita e` bella perche` ci e` riuscito, nessuno si e` opposto, nessuno ha reclamato e a volte ci si stupisce di quanto sia facile la vita. SI LA VITA E` BELLA, BELLISSIMA.

La vita e` bella perche` in mezzo a tutta sta miseria che ha invaso la vita di ognuno, in mezzo alla schiavitu` ci sono le persone, che a volte s`incontrano e con le quali si condivide qualcosa..e qualsiasi cosa sia e` bello.. perche` in fondo e` questo il senso della vita... peccato debba esserlo in fondo.. dopo tutto il resto, il resto che non conta e non soddisfa nessuno, ma ognuno con qualche scusa autoraccontata accetta.

SORRIDETE... SORRIDI... che la vita e` bella, puoi fare tutto e non vale niente e puoi anche fare niente e vale tutto.. e` il gioco della vita.. vale la pena di viverlo anche se la pena sara` tanta... Alla fine, fine, in fondo in fondo... c`e` una bella torta che ti aspetta, fresca, appena sfornata, che profuma di amore, c`e` un abbraccio, c`e` un sorriso, c`e` qualcuno che in ogni caso sempre ti vorra` bene, c`e` la pioggia che pulisce anche lo sporco interiore, c`e` un raggio di sole che si fa spazio in mezzo alle nubi, ci sono tante cose belle in fondo a questo mondo, peccato si noti solo il superficiale.

Ma quel che conta non e` se sia in superfice o sepolta da milleni di macerie e detriti, abusi e sopprusi, da qualche parte, in qualche modo la vita e` bella e non e` difficile trovare questa bellezza, come non e` difficile perderla.

La vita e` bella e la bellezza e` effimera, pero` vale la pena di vivere, qualsiasi sia la pena, perche` in questo mondo in mezzo a tante pene ci sono tante anime speciali, che traspaiono dagli occhi degli umani che vivono; occhi verdi, occhi azzurri, occhi nocciolosi, occhi diversi, ma in ogni caso belli, come la vita che c`e` dentro di loro.

venerdì 15 marzo 2013

Per te che mi turbi ancora e ancora ti nascondi

Il pensiero tuo giunge.. e non e` che parte.. giunge, lo sento e ne risento.. e allora tento, di penetrare in quel mondo ora tanto estraneo che mi estranea e dal quale fui estraniato per qualche motivo ancora sconosciuto.
Mi basta un dito, un poco di memoria per ritrovare un sito, il tuo sito, vengo a vedere cosa mi hai servito, come lo hai condito, visto che il tuo pensiero e` giunto e l`ho preso come un invito.

Mi addentro dentro a un mondo illogico di parole e frasi senza senso, senza nesso, che non mi lasciano ne felice, ne commosso...

Piuttosto turbato, l`effetto e` sempre lo stesso: l`angoscia, che si struscia con il pensiero che elabora queste informazioni, e` una forma di sesso mentale che va a sprigionare un orgasmo intelletivo, che a parte quella mera sensazione di sentirsi vivo perche` pensante mi da la visione di qualcosa di davvero pesante.

Immagina una realta` dove tutto cio` che ci circonda non esiste in se ma bensi` e` solamente una proiezione che deriva dall`individuo che la produce, un grande sogno lucido.. Immagina che questa sia la realta` in cui tutti vivono e in tale realta` un individuo crea la proiezione di se stesso che scrive cose che nessuno oltre a se stesso potrebbe mai comprendere, semplicemente una vetrina della stranezza, una presentazione delle proprie psicosi cosicche` le persone che entreranno nella vita passando davanti alla vetrina si fanno gia` una vaccinazione della pazzia insita nell`individuo... ma la parte piu` interessante ancora e` che in tale realta`, tale individuo espone a caratteri cubitali il suo invito alla masturbazione.. come se gli individui comuni fossero eccitati dai casi psichiatrici e la parte piu` bella di tutto cio` e` il riassunto:
Qual`e` il significato, in un mondo in cui si e` soli con se stessi, di proiettare attorno a se sconosciuti virtuali che creandosi l`immagine di essi che si masturbano leggendo le proprie parole. Ognuno fa quello che vuole e di solito ognuno insegue il piacere, mi chiedo se il tuo piacere e` divenuto questo, scrivere assiduamente immaginando situazioni ancora meno reali della realta` che gia` e` immaginaria.

Passo (oltre) e chiudo.. mi sono angosciato abbastanza di prima mattina, e non so nemmeno il perche` perche` le tue parole non le comprendo piu`, forse mai le ho comprese e quindi ne prendo solo il contenuto, tralasciando la forma.. un sacco di angoscia.. e solitudine.
Mi dispiace... lo sai quanto? Tanto cosi!

venerdì 28 dicembre 2012

BaracCasa Hi-Tech

L'apparenza, il più delle volte, inganna...
Non si sa mai che si possa trovare un palazzo dentro una capanna.


Mentre s'incominciavano a risalire le prime colline del'Himachal Pradesh, dopo un ennesimo estenuante giorno di viaggio sotto il sole friggente dell'India, sentii il bisogno di fare una pausa merenda, per rifocillarmi e ripararmi un po' di tempo dal torrido sole.
Una comune casa/baracca indiana, trovata sulla strada, insomma la solita porcheria, fu esattamente quello che cercavo per una semplice pausa merenda... ma l'apparenza inganna:
La baracca era accogliente, il proprietario simpatico, amichevole ed ospitale, il suo khir (pudding di riso dolce) molto, molto buono e la casa...



Dietro al proprietario la sua seconda cucina, attrezzata di tutto... mejo de scavolini:


Beh, la casa in apparenza sembra la "solita porcheria" ma se si notano i dettagli:


Lavatrice e frigorifero:


Postazione computer con webcam, speakers:


Nella semplice cucina di fango... piastra a induzione:





Un gran bel panorama, rilassante ed inebriante allo stesso tempo:


La pausa merenda si protrasse fino al quiete tramonto:

Nuovamente in viaggio


C'è chi va e c'è chi viene, ma soprattutto c'è chi resta e c'è chi parte, chi fa tanto baccano e chi resta in disparte.

E' così bello spostarsi di luogo in luogo, andare alla scoperta dello spazio incrociando sempre tantissime emozioni e trovando compagnia in ogni istante.

Amo tutti gli esseri che animano ogni mondo, coloro che non scappano, non partono.. coloro che restano a godersi ciò che la vita ha dato loro.

Sono grato ad ogni essere per tutti i colori, profumi, rumori ed emozioni che mi dona con la sua semplice presenza; amo davvero ciò che è presente, ciò che ti da delle certezze, come l'amico che non serve alcuna tecnologia per trovarlo, sai che si trova lì e che se tornerai dopo 3 anni, sarà esattamente nello stasso luogo.

Motivato dal concetto di presenza, gli esseri a cui sono più grato di esistere sono le piante, loro sono lì, presenti e rappresentano un fantastico mondo di frattali. I vegetali sono l'unione tra la terra e il cielo e si manifestano in tutta la loro bellezza tra essi.

Ahimè, però, gli esseri umani sono per loro natura tanto vagabondi quanto sedentari e seguendo i cicli delle stagioni, a volte restano, presenziano la realtà e a volte vanno, partono, passando di realtà in realtà o addirittura attraversandone innumerevoli prima di sostare ancora.

Amo sostare a lungo nei luoghi, presenziare, uscire dal corridoio invisibile della strada, scoprirmi di ogni velo di maya e essere lì, per gli altri, per il mondo. La cosa più bella è essere presente giorno dopo giorno, fino a che gli esseri intorno a te si ricordano il tuo nome, le tue abitudini.

Però, di quando in quando si va di dove in dove ed oggi è uno di quei giorni.






































La stazione di Varanasi