C'è chi va e c'è chi viene, ma soprattutto c'è chi resta e c'è chi parte, chi fa tanto baccano e chi resta in disparte.
E' così bello spostarsi di luogo in luogo, andare alla scoperta dello spazio incrociando sempre tantissime emozioni e trovando compagnia in ogni istante.
Amo tutti gli esseri che animano ogni mondo, coloro che non scappano, non partono.. coloro che restano a godersi ciò che la vita ha dato loro.
Sono grato ad ogni essere per tutti i colori, profumi, rumori ed emozioni che mi dona con la sua semplice presenza; amo davvero ciò che è presente, ciò che ti da delle certezze, come l'amico che non serve alcuna tecnologia per trovarlo, sai che si trova lì e che se tornerai dopo 3 anni, sarà esattamente nello stasso luogo.
Motivato dal concetto di presenza, gli esseri a cui sono più grato di esistere sono le piante, loro sono lì, presenti e rappresentano un fantastico mondo di frattali. I vegetali sono l'unione tra la terra e il cielo e si manifestano in tutta la loro bellezza tra essi.
Ahimè, però, gli esseri umani sono per loro natura tanto vagabondi quanto sedentari e seguendo i cicli delle stagioni, a volte restano, presenziano la realtà e a volte vanno, partono, passando di realtà in realtà o addirittura attraversandone innumerevoli prima di sostare ancora.
Amo sostare a lungo nei luoghi, presenziare, uscire dal corridoio invisibile della strada, scoprirmi di ogni velo di maya e essere lì, per gli altri, per il mondo. La cosa più bella è essere presente giorno dopo giorno, fino a che gli esseri intorno a te si ricordano il tuo nome, le tue abitudini.
Però, di quando in quando si va di dove in dove ed oggi è uno di quei giorni.
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